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  • di MATTIA PARISI

Elio e Le Storie Tese, un addio a Roma tra sorrisi e musica


​​ROMA - (ex Dogana 28/07/2017)

Siamo ormai giunti a quella che è stata annunciata come l'ultima tournée degli Elio e Le Storie Tese, che prevederebbe come ultima data il concerto al forum di Assago di Milano. Il congedo da Roma inizia non senza ironiche polemiche, “Non ci aspettavamo certo figure istituzionali di chissà quale calibro ma almeno il capo dei vigili urbani poteva presenziare stasera!” dice Elio in apertura. Il concerto inizia e la band si presenta nella sua ormai abituale line-up: Elio (voce,flauto e chitarra), Paola Folli (corista), Jantoman (tastiere e sequencer), Cesareo (chitarra solista), Faso (basso), Christian Meyer (batteria).

Da registrare l'assenza di Rocco Tanica sostituito dal maestro Vittorio Cosma (già collaboratore in più di un lavoro degli Elii) alias Carmelo “musicista emergente di 52 anni al quale sono state chiuse più volte le porte dei talent e che per tale motivo si trova a dover emergere con diverse side band”.

A condire tutta la musica della band lo spettacolo del genio poliedrico di Mangoni definito dagli stessi come “artista a sé”.

Ad aprire le danze è “Parco Sempione” singolo tratto dall'album Studentessi. Da subito è chiaro che l'ironia e al contempo la bravura esecutiva del complesso accontenteranno sia le 'fave' (nome dei fan storici di Elio) più accanite che gli ascoltatori arrivati per sentire per la prima volta lo storico gruppo milanese. La scaletta è un excursus di tutta la carriera degli Elii, seppure sia difficile condensare tanti anni in sole due ore di concerto. A canzoni storiche quali “John Holmes” e “Il Vitello Dai Piedi Di Balsa” vengono alternati lavori più recenti come “Ritmo Sbilenco” tratto da Figatta De Blanc (ultimo album della band).

La scaletta messa in piedi è in grado di soddisfare chiunque e di far muovere le natiche a tutti grazie al groove costruito sapientemente dalla sezione ritmica, e allo stesso tempo regala grandi emozioni grazie agli assoli di chitarra di Cesareo (in brani come “Uomini col borsello”) e alla straordinaria Paola Folli (in grado anche di coinvolgere il pubblico nel canto di una parte della storica sigla del cartone Heidi).


Ma il “Uock'n'uoll” (come ridefinisce Elio il rock and roll) esige le sue vittime. E' proprio in questo ruolo che il genio di Mangoni dà il meglio venendo letteralmente vessato dal leader della band, Elio, e regalando risate.

Ulteriore bersaglio dell'ironia della band è Gabbani che viene citato più di una volta per la sua frase “comunque vada panta rei” che diventa lentamente un divertente mantra su cui giocare e far divertire il pubblico. Il concerto continua e si balla al ritmo del “Pipppero” e di “Discomusic” fino a giungere quasi in chiusura con “Servi della gleba”. La band esce ma viene acclamata dal pubblico, ed è con “Tapparella” che, come da abitudine, gli Elii chiudono la serata. Il pubblico continua ad applaudire ritmicamente e a scandire il testo “Forza Panino” che non è solo il finale del brano ma allo stesso tempo anche un saluto all'indimenticato sassofonista Feiez (soprannominato amichevolmente panino per via del suo cognome Panigada), già esaltato dal pubblico nella sequenza registrata dell'assolo di “Tvumdb”. Un addio alla Capitale, dunque, che lascia soddisfatti tutti ma anche un arrivederci a chi potrà e vorrà rivederli nelle prossime date dell'ultimo tour o nel loro annunciato definitivo congedo a Milano.

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